La questione se l’essenza dell’uomo sia intrinsecamente buona o malvagia è un enigma che si perde nella notte dei tempi, un rebus che ancora sfugge a una soluzione definitiva. Il celebre pensatore Sigmund Freud era dell’avviso che l’anima umana è una miscela complessa di bene e male, due aspetti inscindibili che si intrecciano profondamente, separabili unicamente in specifici frangenti.
Freud era convinto che la natura umana racchiudesse questa dualità, oltrepassando la semplice contrapposizione tra il bene e il male. Tuttavia, è costruttivo cercare di circoscrivere ciò che si intende per cattiveria.
Riconoscere le caratteristiche di una persona malvagia può rivelarsi benefico sia per noi stessi sia per la nostra cerchia sociale. Ad esempio, il narcisismo patologico è sovente legato alla malevolenza. I narcisisti si percepiscono come l’asse attorno al quale ruota l’universo, esibendo un senso di supremazia che può degenerare in arroganza e presunzione.
Questi soggetti spesso esibiscono una carenza di empatia, cioè l’incapacità di riconoscere e condividere le emozioni altrui. Questa condizione li rende egocentrici, distanti sul piano emotivo e fisico da amici, familiari e colleghi, e con una scarsa propensione a instaurare relazioni sincere, preferendo la compagnia di persone che possano essere sfruttate per i propri fini.
Un marcato individualismo è un ulteriore indizio di malevolenza, con la propensione a mettere al primo posto il proprio benessere a discapito di quello altrui. Questa disposizione può manifestarsi attraverso menzogne persistenti o attitudini aggressive.
Quando ci troviamo di fronte a persone incapaci di comprendere o tollerare la complessità delle emozioni umane, è importante ricordare che la natura umana non è completamente virtuosa né interamente malvagia. Se identifichiamo questi tratti in qualcuno, possiamo decidere di escluderlo dalla nostra vita senza rimorsi, o, se siamo pronti a impiegare energia in tal senso, tentare di aiutarlo a prendere consapevolezza e a modificare tali comportamenti.