La storia di Harrison Marshall, un artista che ha trasformato un container per rifiuti in una piccola casa per risparmiare sull’affitto e sollevare il problema della crisi abitativa.
Tutti abbiamo affrontato momenti difficili nella vita, soprattutto quando si tratta di soldi. In queste situazioni, dobbiamo trovare soluzioni creative per superarle.
Questo è il caso di un uomo che ha deciso di trasferirsi in un container per rifiuti per risparmiare sull’affitto e migliorare la sua situazione economica. Una scelta decisamente insolita.
Non capita spesso di vedere qualcosa di simile. Secondo Southwark News, l’artista britannico Harrison Marshall passerà il prossimo anno nel container, ma non temete: ha costruito una piccola casa accanto ad esso, chiamata “The Skip House”.
L’uomo trasforma il contenitore dei rifiuti in una minuscola casa per risparmiare sull’affitto
The Skip House offre più comfort di quanto ci si potrebbe aspettare. Grazie al tetto a botte e alla struttura in legno, Marshall ha inserito un letto al suo interno. La casa dispone anche di un lavandino, un frigorifero piccolo, un armadio e un fornello.
Ci sono volute quattro settimane prima che riuscisse a collegare la sua insolita abitazione alla rete elettrica, il che significa che ha dovuto stare senza riscaldamento per un po’. Ora usa una stufetta elettrica e si fa la doccia in palestra o al lavoro quando può. Non ha il bagno, quindi utilizza un vasino in fondo alla strada.
Questa sistemazione gli costa solo circa 90 dollari a settimana (circa 360 dollari al mese), facendo impallidire molte altre soluzioni abitative.
Come condiviso su Instagram, l’obiettivo di Marshall è attirare l’attenzione sulla crescente crisi degli affitti e facilitare la ricerca di alloggi a prezzi accessibili. “Le persone in tutto il paese stanno cambiando il modo in cui vivono per far fronte all’aumento del costo dei beni di prima necessità”, ha scritto nel post.
“Vivere in un container non è la soluzione, ma piuttosto un’esplorazione e una dichiarazione”, ha aggiunto. L’idea gli è venuta grazie a una collaborazione con la Skip Gallery, che invita gli artisti a creare opere d’arte all’interno di container simili.