Quando andiamo a fare la spesa, capita raramente di trovarci a canticchiare una canzone, pensando a quanto tempo sia passato dall’ultima volta che l’abbiamo ascoltata. È altrettanto raro che il ritmo della musica ci spinga a ballare.
Sorprendentemente, i negozi non mettono quella musica perché è popolare, ma perché vogliono che spendiamo più soldi.
Questa particolarità è stata sottolineata in un video virale condiviso su TikTok. A quanto pare, c’è una scienza dietro questa scelta e Matt Gresia ne ha parlato nel video, affermando che la musica è “suonata intenzionalmente per farci spendere di più”.
Perché nei supermercati suonano musica noiosa?
Potrebbe sembrare strano, ma in realtà ha senso. Probabilmente conoscete la musica degli ascensori, quella notoriamente noiosa. Pare che sia stata composta per essere più lenta di un battito cardiaco, il che ci aiuta a rilassarci e calmare.
Essendo più calmi mentre camminiamo tra gli scaffali del supermercato, siamo più propensi a spendere di più.
Uno studio del 1982 condotto dal professore di marketing Ronald E. Milliman sembra confermare questa teoria. Lo studio ha scoperto che la riproduzione di musica lenta nel supermercato rallenta i clienti e aumenta il numero di vendite.
Durante la ricerca, si è osservato che le persone tendevano a spendere il 38% in più nei giorni in cui veniva trasmessa musica lenta. Tuttavia, questo non è tutto!
Un altro studio condotto da Cain-Smith e Curnow ha dimostrato che la musica soft aiuta anche le persone a spendere di più. Quando la musica ad alto volume veniva riprodotta, i clienti erano meno propensi a soffermarsi, prendevano ciò di cui avevano bisogno e spendevano meno.
Al contrario, il ritmo tranquillo dei clienti quando la musica era più dolce significava che spendevano più soldi e il supermercato ne guadagnava di più.
Cosa significa tutto questo per noi? Non molto, se non che ora potremmo prestare maggiore attenzione alla musica che viene riprodotta nel negozio e renderci conto che non è la musica ad essere suonata, ma sono i clienti a essere “manipolati”!